The Charlatans @ Circolo degli Artisti/Roma.Un concerto da ricordare...

Faccio una premessa fondamentale:Ho 20 anni e per forza di cose,nel 1990 non potevo andarmene per concerti degli Stone Roses,Happy Mondays,THE CHARLATANS,Inspiral Carpets e chi più ne ha più ne metta.
L'avere 20 anni però non mi ha impedito di appassionarmi a questo genere musicale ma,soprattutto a questi gruppi e anche a tutto ciò che è venuto dopo grazie a loro(Vedi Oasis,Blur etc),fatto sta che ieri mattina mi sveglio ed il primo pensiero è:Sono un coglione non ho ancora comprato il biglietto per i Charlatans!
Vestirsi di corsa,uscire di casa volando,arrivare davanti al Gran teatro,aspettare un'ora,dover ripetere il nome del gruppo ben 5 volte e finire per italianizzarlo cosi' da aiutare la capra a lasciarmi andare via con un biglietto in mano non è stato piacevole ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena!
Arrivato al Circolo degli Artisti verso le 21:00 rimango piacevolmente stupito:il locale è praticamente vuoto ed è stata la prima volta in assoluto che non ho dovuto fare corse spericolate per avere un posto decente,anzi,sono riuscito ad arrivare in prima fila senza alcun minimo problema.
Magicamente verso le 22:00 il locale inizia a rimpirsi fino a diventare una sorta di forno gigante verso le 22 e 45,circa 30 minuti dopo l'ingresso sul palco di Tim Burgess e compagni,dove l'odore del mio Barbour e l'odore delle ascelle del tipo accanto ai miei amici,avevano creato una bomba chimica pronta ad esplodere e provocare dei danni seri a quelli deboli di naso come me!
Tim Burgess ha un look totalmente diverso da quello di qualche anno fa:Caschetto lungo nero corvino,a mio parere osceno,maglietta taglia xl per pubblicizzare il loro nuovo album,skinny jeans(troppo skinny) e per finire anfibi neri,forse l'unico elemento decente del suo nuovo look,ma d'altronde non possiamo fargliene una colpa,vive a Los Angeles da parecchio tempo ed è un dato di fatto che negli Usa ci si vesta peggio rispetto che in Inghilterra.
Per fortuna ci ha pensato la musica a farmi distrarre da questo particolare,e posso assicurarvi che è stata un'ora e mezza di fuoco,con un Tim Burgess che sembrava cantasse due/tre canzoni i playback per quanto la sua voce fosse ancora intatta e identica a quella di 20 anni fa.
A mio avviso canzoni come The only one i know,Weirdo,Can't get out of bed e How High(che purtroppo non ci è stata concessa)rimarranno per sempre nella storia del brit rock ma soprattutto,del buon rock.
Che Dio benedica i Ciarlatani!

William John Paul Gallagher

"Non venite a parlarmi dei Nirvana. Kurt Cobain era un triste idiota incapace di gestire la propria celebrità. I più forti siamo noi. E potete anche andare andare a fanculo, voi americani, e i vostri fottuti Pearl Jam!"

Con questa frase Liam Gallagher ha dato conferma al mondo che essere se stessi paga sempre!
Probabilmente però se una frase del genere l'avesse pronunciata Robbie Williams,come minimo sarebbe stato oggetto di una sassaiola,ne sono più che convinto!

Are you ready?Yes i'm ready!

"Are you ready?
Ooh, are you ready for the day?
He's gonna come back down to earth
I hope you're gonna pray"


Se leggerete questa frase,sono sicuro che la prima cosa che vi verrà in mente sarà"Che cosa significa?A cosa si riferisce?"
Il 19 Luglio 2010 dopo mesi e mesi di attesa è uscito l'album più atteso dell'anno per tutti coloro che sono sempre stati amanti del "Brit rock",ovvero RPA AND THE UNITED NATIONS OF SOUND.
Sotto questa sigla si nasconde una delle menti più geniali che il nostro amato Albione ci ha donato negli ultimi 20 anni,sto parlando di Richard Ashcroft,ex frontman dei"The Verve"che dopo l'ultima "sfortunata"reunion del suo gruppo storico ha deciso di dedicarsi ad un nuovo progetto,totalmente diverso sia nella forma che nella sostanza da ciò a cui siamo siamo sempre stati abituati pensando a lui e sentendo la sua musica.
Io sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Non ho voglia di anticiparvi altro,ascoltate e giudicate!

RPA and the United nations of Sound-Are You Ready

IL Viaggio

Eccomi finalmente arrivato a destinazione.
E' stato un lungo viaggio,la fatica non è mancata,però sono arrivato e non ho voglia di pensarci ancora.
Adesso il mio unico pensiero è raccontarvi.
Vi chiederete che cosa ho di tanto importante da raccontare, ma se ve lo dicessi non sarebbe più interessante e soprattutto non sarebbe più INASPETTATO,e come quest'ultimo lo è stato il mio arrivo.
Non ho voglia di perdermi in introduzioni,posso soltanto dirvi che da oggi inizia un'altro viaggio,ancora più bello e faticoso di quello che mi ha portato dove sono adesso.
Bando alle ciancie,che il viaggio abbia inizio e che.......
NESSUN DORMA!